Raimondo Cardelli nasce a Marsiglia l’8 aprile 1938, viveva a Lucca dove è morto nel 2010. Ha iniziato ad esporre nel 1968. Ha esposto nelle più importanti gallerie italiane e poi , per diversi anni in Belgio, Spagna, Francia, Danimarca, Stati Uniti e Canada. Un sipario che si apre su una magnifica, personalissima rappresentazione. Non dramma certo, ma vita, questa l’opera del Cardelli che propone ad una immensa platea un tema antico e carico di valori: l’antenato, la madre, la figlia; il passare insomma di generazioni che lasciano la loro impronta nei luoghi che li hanno visti nascere, crescere, vivere. Questa natura arricchita da mano umana, vegeta, esplode in tutto il suo splendore rendendo partecipe colui che verra` delle immense ricchezze che l’antenato ha lasciato. E` questo uno spettacolo che avvince lo spettatore, che puo` farlo vagheggiare, intenerire, entusiasmare. Nelle sue opere, dense di cromatismo e gioco di luci, si riesce a distinguere un forte senso della vita e della libertà che traspare poi anche nei titoli: “l’albero della vita “, ” Fecondità”, ….. L’armonia cromatica, la fantasia, la conveniente disposizione delle figure nell’insieme dell’opera rendono preziose quelle tele e quei tocchi magici di bianco posati su fondi scuri sviluppano il racconto che sembra non avere fine.