Dopo aver frequentato alcune scuole tecniche fra il 1963 e il 1964, divenne allievo di Semeghini e successivamente si trasferì a Venezia dove entrò in contatto con pittori quali Novati, Gamba e Seibezzi. Nello stesso periodo conobbe Ottorino Garosio e Angelo Fiessi. Terminati gli studi nel 1970, Faccincani si dedicò alla pittura ed all’equitazione con il supporto dall’amico Nantas Salvalaggio . Carriera e stile Durante la sua carriera pittorica, iniziata durante gli anni settanta, cercò di avvicinarsi agli emarginati ed ai carcerati, creando una produzione tematica. Questa ricerca stilistica raggiunse la maturità in opere quali Ciclo della Resistenza, dipinto che venne premiato dall’allora presidente della repubblica italiana Sandro Pertini . Nel 1980, dopo anni di inattività, passò dalla rappresentazione delle figure umane a quelle di paesaggi. Ispirato all’ impressionismo , lo stile di Faccincani è basato su colori accesi. Molte sue opere sono presenti in numerose collezioni d’arte ed in alcuni musei europei. Alcuni dei luoghi dove sono state esposte le sue opere il parlamento europeo di Strasburgo, la mostra Antologica Istituzionale presso il Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma, la personale di Castel dell’Ovo, Sala delle Prigioni, Napoli, Grand Hyatt Hotel di Tokyo, e la mostra presso le sale del Castello Aragonese di Taranto. Nel 2008 gli venne assegnato il premio “PERSONALITA’ EUROPEA 2008” nel Campidoglio in occasione della XXXVIII^ edizione della GIORNATA D’EUROPA. Ha collaborato, con molti pittori emergenti, incluso Stefano Ricciardi, anch’egli siciliano ed autore di opere ispirate all’impressionismo.Athos Faccincani nasce nel 1951 a Peschiera del Garda. Comincia a dedicarsi al disegno e alla pittura fin da bambino, ma è costretto a farlo in cantina, di nascosto, perché sua madre era contraria. Dopo aver conseguito la Licenza Media, si iscrive a Ragioneria per accontentare la madre. Nei pomeriggi frequenta, senza dirlo ai genitori, gli studi di Guidi , Seibezzi e Novati, dove impara le tecniche pittoriche, ma sopratutto capisce che l’arte è una parte fondamentale della sua vita. Dopo il diploma rifiuta un posto in banca per dedicarsi all’arte a tempo pieno. Le opere di questi anni giovanili hanno uno stile espressionista e ritraggono personaggi cupi e sofferenti. Athos Faccincani frequenta gli ospedali psichiatrici e le carceri per riuscire a esprimere meglio la sofferenza e l’angoscia dei suoi personaggi. Negli anni ’70 gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza, grazie alla quale ottiene la nomina a Cavaliere della Repubblica, conferitagli da Sandro Pertini che aveva visitato le sue Personali. Dopo questa riconoscenza, Athos Faccincani vive un periodo di crisi interiore e abbandona la pittura per un anno. In questo periodo si prende cura del figlio Mattia e compie diversi viaggi nel sud Italia. Quando decide di ricominciare a dipingere, il suo stile cambia radicalmente sia per i soggetti che per lo stile. In questa nuova fase artistica predilige i paesaggi che rappresentano una natura lussureggiante e rigogliosa. Lo stile è quasi impressionista, i colori usati sono accesi. Ogni quadro ripropone le stesse linee guida: il sole alto, la luce e il racconto semplice. Sembra quasi che Faccincani abbia deciso di combattere la sofferenza del mondo, tipica della sua prima fase, con la pittura. Athos Faccincani è oggi un artista di enorme successo: ha esposto a Londra, Parigi, Vienna, Chicago, Madrid, Los Angeles, New York, Zurigo, Monterarlo… oltre che in Italia. Le sue opere sono presenti nelle case delle celebrità di Hollywood e ha vinto numerosi premi. Athos Faccincani è sicuramente uno dei pochi artisti che riesce a rendere la lussureggiante bellezza delle coste del mediterraneo, senza tingerla di malinconia o di tristezza. Infatti, i paesaggi di Faccincani non lasciano spazio alla nostalgia o al rimpianto per i luoghi rappresentati, perché i colori vivaci e brillanti riescono ad appagare completamente lo spettatore, senza fargli desiderare di trovarsi lì.