Castenaso (BO), 1 aprile 1925. Compie gli studi artistici a Bologna dove opera fino al 1960, per trasferirsi poi a Roma. Esaurite le prime esperienze post-cubiste, indirizzata poi la propria ricerca verso un informale materico e pregnante (1956/’62), Vacchi viene via via elaborando uno stile personalissimo. t da questo linguaggio che nascono i grandi cicli che scandiscono l’attività dell’artista: dal “Concilio” (1962/’64) ad “Adamo ed Eva in Italia” (1964/’65); poi il “Federico Il e il “Galileo”, fino al 1968, anno delle riflessioni sul “Casino di Raffaello”. Dal 1970 prende il via il ciclo de “11 Pianeta”, che sfocia nel drammatico “Finisterre” poi le “Piscine Lustrali”, “l Mostri di Bagheria”, “I Capricci” e le grandi tele di “Perché il Pianeta”, ciclo che si inserisce come tramatura dal “Finisterre” in poi: tutti temi trattati con fervore e che confermano l’immersione di Vacchi nella vita e nella storia. E’ morto a Siena il 15 gennaio 2016.