Nasce a Campobasso il 27/11/1948. Si forma come scultore per poi passare rapidamente alla pittura e alle installazioni, considerando utili i materiali che lo circondano.Nella sua formazione artistica giovanile si sposta tra Europa, Stati Uniti d’America e Canada in cerca di nuovi idiomi e linguaggi. Alla fine degli anni ottanta, con la conoscenza di Achille Pace e successive frequentazioni, matura due cicli di opere denominate “Frammenti e Interi”. Negli anni novanta frequenta assiduamente lo spazio di Cesare Manzo a Pescara, ideatore del “Fuori Uso”, appuntamento annuale internazionale che gli dà modo di conoscere a fondo movimenti quali “Fluxus, Arte Povera, Transavanguardia ecc.”. Nel 2006 le sue opere ispirano l’amico regista William Mussini e il compositore Antonio Iafigliola. Nasce “HELP”, cortometraggio con cui vincono a Roma il 1° premio Corti Sperimentali, e risultano finalisti sulla rete televisiva La Sette nel programma “la venticinquesima ora”. Dal 1994 al 2007 illustra i libri dei Saggi del conservatorio “Perosi” di Campobasso. Seguono numerose mostre Nazionali ed Internazionali. Nel 2011 cura la scenografia per lo spettacolo “Autodafè del Camminante”, ispirato al caso giudiziario che coinvolse il sindacalista Arturo Giovannitti, presentato a Roma, New York, Lawrence (Boston), Teatro Off Broadway , Yale University (New Heaven). Dice di lui Achille Bonito Oliva, massimo esperto di Arte Contemporanea Italiana: il lavoro di Elio Cavone sviluppa attraverso la pittura, il disegno e le installazioni, un’idea di frantumazione dell’arte e della storia. Dal 1980 in avanti, con molta coerenza l’artista molisano ha incominciato a scomporre l’unità spaziale della pittura fino ad invadere lo spazio sociale, quello abitato dal pubblico ed attraversato dalla cronaca, da cui la rappresentazione di una frantumazione che tocca il vivere e il sapere, l’arte e la storia. Elio Cavone tende a formalizzare la sua resistenza morale mediante il lavoro artistico contro un mondo alla deriva e una storia che si presenta con le spalle rivolte al futuro. “Cit. Achille Bonito Oliva”.