D’Attellis Antonio

  • Data
    22 Febbraio, 2021
    Numero: 8 Autore: D'Attellis Antonio Titolo: Paesaggio di Campobasso con castello Monforte Tecnica: Acrilico su cartone Misura: cm. 50x118 Firmato: In basso a destra Documenti:Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto Cornice: Si
  • Data
    16 Maggio, 2020
    Numero: 335 Autore: D'Attellis Antonio Titolo: Autoritratto Tecnica: Acrilico su carta Misura: 50x60 Firmato: In basso a destra Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si
  • Data
    16 Maggio, 2020
    Numero: 164 Autore: D'Attellis Antonio Titolo: Autoritratto nel paesaggio Tecnica: Acrilico su carta Misura: cm. 77x104 Firmato: In basso a destra Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si
  • Data
    16 Maggio, 2020
    Numero: 133 Autore: D'Attellis Antonio Titolo: Bagnante Tecnica: Acrilico su cartoncino incollato su tavola Misura: cm. 109x57 Firmato: In basso a destra Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si
  • Data
    16 Maggio, 2020
    Numero: 269 Autore: D'Attellis Antonio Titolo: Paesaggio Tecnica: Acrilico su cartoncino incollato su tavola Misura: cm. 141x102 Firmato: In basso a destra Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si  
  • Data
    16 Maggio, 2020
    Numero: 151 Autore: D'Attellis Antonio (Pittoraccio) Titolo: Figura maschile Tecnica: Tempera su cartoncino telato Misura: cm. 30x20 Firmato: In basso a sinistra Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si

Biografia

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Nasce a Campobasso il 18 febbraio 1946. Negli anni ’60 studia a Napoli presso il Liceo Artistico. Da Napoli si trasferisce a Genova dove frequenta l’Accademia Albertina , presso il famoso critico d’arte Gianfranco Bruno. In seguito si sposta a Venezia dove rimane folgorato dall’architettura veneziana e dalle atmosfere fumose tipiche della pittura romantica. Nel ’68 ritorna a Milano e partecipa ad importanti esposizioni d’arte con diversi colleghi tra cui Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Ruggiero Savino e tanti altri emergenti. Sempre a Milano conosce Mario de Michele che lo porta ad esporre alla Biennale di Venezia e nella quadriennale di Roma. Al contempo, partecipa, con un gruppo di artisti, al premio Leone di Pietra”. Da lui vinto. Nelle sue peregrinazioni artistiche a Trieste conosce Franco Basaglia attraverso il quale traduce in forma quello che Basaglia tradusse in legge: il disagio mentale,la pazzia e la problematica dei manicomi. Espose un suo quadro al Museo della Follia di Salò in una mostra curata dal Prof. Vittorio Sgarbi con artisti del calibro di Ligabue, Ghizzardi e Freud. Ritorna a Milano dove con altri artisti partecipa a diverse iniziative e mostre. E’ in questo momento che D’Attellis attua uno studio sulla ricerca di materie prime: cartone, plastica, cenere che ben rappresentano gli ultimi. Una tematica a cui l’artista è molto interessato. Successivamente l’artista si sposta a Los Angeles dove come designer affresca e completa due ville di noti imprenditori: Villa Flora e Villa Scilavnas. Al suo rientro a Campobasso, città nativa, e definita da lui stesso come “città dormitorio”, esegue lavori per la Farmacia Caruso, la casa di Francesco Manocchio, tutti decorati con la tecnica dell’affresco riprendendo il tocco mille quattrocentesco de grande Maestro Piero Della Francesca. Da quel momento in poi D’Attellis opera nella sua città nativa dove sviluppa la sua ricerca pittorica presso il Prof. Antonio Pettinicchi e G. Leo Paglione. Secondo l’artista la sua è una ricerca che non smetterà mai di evolversi, ma al contrario in essa si mescolano emozioni sempre diverse con un’indagine improntata sul suo stato dell’essere.