Picchiello Luciana

  • Data
    29 Maggio, 2020
    Numero: 255 Autore: Picchiello Luciana Titolo: Autoritratto Tecnica: Acquerello su carta Misura: cm. 24x34 Firmato: In basso a destra con dedica Documenti: Certificato della galleria e dichiarazione di autenticità dell'artista su foto. Cornice: Si

Biografia

La mostra presenta l´installazione di un opera in ferro e bronzo già esposta all´Archivio di Stato di Bari nel 2012, e 19 foto delle “carrette del mare” naufragate, frutto di una ricerca condotta dall´artista Luciana Picchiello sul destino tragico di chi, fuggendo da condizioni di vita problematiche, rischia la vita cercando di approdare in una realtà più dignitosa. Già dal 2009 l´artista segue il dramma degli emigranti che sfidano la sorte nel tentativo di approdare sulle coste italiane, spesso con esiti funesti. La mostra illustra il percorso creativo e compositivo dell’ultima produzione dell’artista molisana e rappresenta un evento artistico di forte impatto emotivo.Fugace, ammaliatore, intenso il tempo si mostra per l’artista nel bianco e nero di una foto che non è più foto ma ricordo, che non è più ricordo ma è ciò che di tangibile questo “demone” indomabile ci offre. L’artista, consapevole…Da qui l’arte della semplificazione che attiva sempre la passionale visione di Luciana Picchiello che davanti alla presentazione di un tema sintetizza con gesto sublime il senso del messaggio e la forza della ricerca riconducendo gli echi della poesia al senso continuativo e concreto dell’ideazione come un vuoto centrale posto al centro del deserto da cui si allontanano significativamente le orme solitarie della vita contemplativa. (Antonio Picariello) Un onore indescrivibile quello di Luciana Picchiello, lei, una donna appartenente all’altra metà del cielo, è stata scelta per rappresentare l’arte e la cultura italiana al di fuori dei confini nazionali. (Tonia Niro 2007) L’insorgere della coscienza artistica di Luciana Picchiello è più simile a un punto di ebollizione che a un lento disciplinato processo evolutivo convergente verso la qualità della forma e l’accecante orizzonte del colore. La pittura di questa artista molisana è un punto di rottura che apre il futuro, pur rinviando con discontinuità al passato (si pensi alla ricerca dei Fauves o al Blaue Reiter), e utilizzando tutte le varianti di forza del colore-luce a cui erano approdati i pittori nei primi decenni del XX secolo. L’opera di Luciana Picchiello rivela la sua profonda consapevolezza del ruolo irrilevante e dello stato di emarginazione che la cultura ha nel mondo, e la sua irrilevanza dinnanzi al potere. (Nerospazio). Nasce a Campobasso il 1947.