Camillo Vena nasce a Milano nel 1940 da famiglia molisana. Pittore, incisore e disegnatore, figurativo, ritrattista e paesaggista, si diploma in affresco alla Scuola del Castello, allievo di Parmigiani e di Tommasini. Espone in varie rassegne, ottenendo premi e riconoscimenti. E’ uno degli esponenti più qualificati della corrente dei macchiaioli. Ha scritto di lui il professor Salvatore D’Elia dell’Università di Napoli: “Nelle sue opere paesaggi e figure si accampano sull’intero orizzonte spaziale con una caratterizzante densa consistenza colorica, mai accesa, in cui cose forme contorni luci risultano come bloccati, aspetti del reale riscoperti senza romanticismi nostalgici nella loro concretezza e armonia ma come resi immobili e fuori dal tempo da una lunga distanza, possibile approdo per le inquietudini dell’uomo di oggi”. Ha scritto di lui la giornalista Simona Rodolli: “Il suo studio milanese, nel cuore di Brera, è tutto un susseguirsi di tele e sculture, quadri e pennelli, cartoni telati e miniature, cornici e cavalletti: vi si respira aria di rinascimento, mentre lo sguardo spazia dai ritratti alle nature morte, ai paesaggi, in cui la tecnica si sposa a un’innegabile sensibilità artistica”.La sua pittura impressionistica nasce en plein air. I soggetti prediletti sono figure femminili seducenti e raffinate, nature morte dai colori caldi, e paesaggi in cui esalta la fisicità del colore, in particolare verdi e azzurri. Vive tra Milano e un paese in provincia di Campobasso, dove ha la possibilità di immergersi nella natura.