Nasce a Firenze nel 1940 in un quartiere povero sulla riva destra del fiume Arno. Nel 1962 prende il diploma di Scuola superiore in Elettrocomunicazione e quindi si iscrive all’Università di Economia e Commercio. Ma dopo due anni torna il forte impulso dell’Arte e inizia a frequentare prima ambienti artistici poi direttamente studi di pittori della sua città fra i quali Pietro Annigoni, Enzo Pregno, Antonio Bueno. L’incontro con il professor Pilade Giorgetti fu determinante per lo sviluppo interiore e per l’inserimento definitivo nell’ambiente artistico fiorentino. Frequenta l’accademia libera di Nudo presso l’Accademia d’Arte di Firenze. Esponente del Primitivismo italiano, quando iniziò ventiduenne nel 1962 la sua attività di pittore dipingeva piccoli frammenti di un cavallo o di una casa. Da allora egli seguì un cammino rettilineo arrivando a possedere un stile proprio.La sua immagine è plastica e gli elementi figurali che vi intervengono trovano un equilibrio elementare nella loro massa. Il mondo di Masi è antitetico a quello espressionistico. Nei suoi dipinti i volti rimangono atoni, inespressivi, impacciati; dai paesaggi è bandita ogni forma di dissoluzione, i cieli non si lacerano di nubi e la luce evidenzia un generale delirio d’immobilità scesa in un realismo quasi magico. Nel 1970 frequenta il gruppo artistico “Segno rosso” che ci concretizza con una esposizione nel 1972 presso lo studio d’Arte Il Moro di Firenze, sede appunto del gruppo.Roberto Masi è considerato un importante esponente del Primitivismo italiano. Intraprese la sua attività di pittore nel 1962 e da allora ha percorso un cammino che lo ha portato a sviluppare uno stile fortemente personale. Masi nacque a Firenze nel 1940, in un quartiere povero sulla riva destra dell’Arno. Il padre e il nonno erano attori di teatro. Fin da piccolo, al collegio delle Suore, iniziò a manifestare un’inclinazione al disegno e alla pittura, ma dovette seguire studi tecnici. In seguito però iniziò a frequentare ambienti artistici e studi di pittori della sua città quali Pietro Annigoni, Enzo Pregno e Antonio Bueno. L’incontro con il professor Pilade Giorgetti fu poi determinante per il suo inserimento definitivo nell’ambiente artistico fiorentino. Frequentò la Libera Scuola di Nudo all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 1970 entrò nel gruppo artistico “Segno rosso”. La sua prima mostra ufficiale è del 1972 presso lo studio d’Arte il Moro dove aveva sede il gruppo. Presto però se ne distacca seguendo un percorso personale ed autonomo. Consegue dei riconoscimenti e lavora come scenografo. Dal 1974 la collaborazione con la Galleria Cavour e in seguito con la Spagnoli Arte, fa lievitare il suo successo, le vendite e quindi le quotazioni dei suoi lavori. L’artista si fa conoscere d apprezzare a livello nazionale e internazionale con importanti partecipazioni mediate prima dalla Galleria Paviglianiti di Firenze, dopo dai fratelli Orler. Con la Telemarket Spa di Brescia organizza mostre personali e collettive presso i propri Show Room e presenze fisse televisive. Dal 2008 apre uno Studio d’Arte a Marciana Marina. Nel 2007 pubblica il volume “Sintesi di un realismo magico”. Sue opere sono presenti in ogni parte del mondo. Gabriella Gentilini. Il mondo di Masi è antitetico a quello espressionistico. Nei suoi dipinti i volti rimangono atoni, inespressivi, i nudi impacciati, i volumi integri, dai paesaggi è bandita ogni forma di dissoluzione, i cieli non si lacerano in nubi temporalesche e nemmeno conoscono albe o tramonti o la luce che continuamente ruota intorno alle case, piuttosto è fermata l’imminenza di questo ruotare, ma finisce per prevalere il “delirio d’immobilità” montaliano.… La sua pittura, pur prendendo radici nella cultura del tempo, porta fuori del tempo, in uno spazio immobile, a cui il continuo variare dei riflessi colorati imprime tuttavia un’oscillazione, che si traspone in un sentimento univoco perché non equivocamente vissuto. Alessandro Parronchi […]