(Lacedonia 16 ottobre 1937, è un pittore italiano)L’artista è campano di nascita, (Lacedonia-AV), ma vive e lavora alternativamente in Puglia e Toscana. Si è dedicato al disegno ed alla pittura fin dalla prima infanzia e pur essendo laureato in Lingue estere ed avendo insegnato per alcuni anni, si considera da sempre soltanto pittore. I suoi galleristi di riferimento espongono le sue opere in Italia ed all’estero, ottenendo ovunque lusinghieri ed importanti riconoscimenti di pubblico e di critica. Dopo aver dedicato quasi tutta la sua vita al paesaggio ed allo studio del colore, negli ultimi tempi le sue opere sembrano essere sempre più tendenti all’informale ed all’astratto. Si può quasi dire che sia davvero nato con la matita in mano. Da bambino disegnavo tutto ciò che potevo con a disposizione solo un quaderno ed una matita scolastici. Diventato più grande avrei certamente scelto di iscrivermi a qualche istituto d’arte, ma i miei genitori, considerando la scuola artistica più adatta per ragazzi “scapestrati”, mi indirizzarono verso scuole più “serie”, così mi ritrovai presto Dottore in Lingue estere, quasi controvoglia. Il mio amore era sempre stato il disegno e la pittura. Le mie prime tele dipinte furono, in un certo senso, astratte. Amavo ed ammiravo la pittura libera di Kandinskij e dei pittori americani del dopoguerra, ma gli studi universitari di lingua e letteratura francese presto mi portarono verso il paesaggio degli impressionisti Sisley e Pisarro. Fino alla metà degli anni ’90 sono stato conosciuto soprattutto come paesaggista. Lusinghieri risultati li ho ottenuti con la Santerasmo club d’Arte di Milano fin dalla fine degli anni ’70, vedendo accostati immagini di mie opere a quelle di grandi pittori come Fontana, Guttuso, Picasso, Campigli, Sironi, Piero Manzoni, etc… (volendo basta vedere alcuni estratti da Espresso nr. 46 del 21 Novembre 1982, Espresso nr. 45 dell’11 Novembre 1984, pubblicazioni diners club degli anni ’90). Ma la capillare diffusione delle mie opere le devo soprattutto alla Ricordi di Milano, che ha stampato e distribuito per decenni nel mondo miei Affiches (vedi cataloghi Ricordi degli anni ’90). Per molti anni sono stato presente in tutti i villaggi valtour nelle gallerie Spagnoli di Firenze. Oggi sono presente un po’ da tutte le parti nel mondo e vedendo in rete ci si può rendere conto personalmente di quanto qui detto. Da circa 15 anni, dopo aver fatto uno studio approfondito sul colore e sulle armonie cromatiche, ho sentito il bisogno di tornare al primo amore della pittura informale ed astratta. Di armonie ne ho catalogate ben 357. Sembra quasi impossibile, tenuto conto che anche i grandi pittori, che hanno speso la loro vita nella ricerca sul colore, mediamente hanno utilizzato o utilizzano una quindicina di armonie cromatiche nelle loro opere. La difficoltà maggiore in realtà si incontra nel superare l’ostacolo della retina dell’occhio umano che non riesce a leggere le differenze inserite in una parte molto ridotta della gamma cromatica. Ad esempio, se prendiamo un giallo caldo che si sposta sempre più verso il giallo limone, la nostra retina non riesce a trasportare in pittura più di due o tre sfumature; eppure le gradazioni dal giallo caldo al giallo freddo, come tutti ben sanno, sono infinite. A questo proposito, a fronte di ciascuna armonia cromatica, ho realizzato un’opera unica 25×30 su cartoncino pesante. Per poter individuare anche Io stesso l’armonia cromatica corrispondente a ciascuna opera, ho messo i relativi riferimenti sul retro di ognuna. Il tutto rende l’idea di che mole di lavoro molto delicato ho dovuto affrontare (vedi monografia Antonio Pasciuti, Il Croma ed i suoi processi armonici, 2005, Ed. ridotta da opera Omnia mai pubblicata). E’ un’opera completamente inedita e probabilmente mai affrontata prima da alcuno. Oggi ritengo di aver raggiunto una piena maturità artistica, poiché alcuni simboli miei caratteristici del periodo figurativo, in maniera inconscia sembrano ripresentarsi nel mio informale. Comunque la mia resta una pittura molto personale e pervasa da un profondo amore soprattutto per il colore.