Monachesi Sante (Grafica)

Biografia

Sante Monachesi nasce a Macerata il 10 gennaio 1910. Terminati gli studi all’Istituto d’Arte di Macerata, si trasferisce a Roma, dove frequenta il corso di scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il volume di Boccioni “Pittura e scultura futuriste” ispira la sua produzione artistica degli anni trenta, crea l’Extra Plastica Futurista Aerodinamica, con le strutture “spiraliche” e “diagonali” in pittura e scultura. Nel 1932 è tra i fondatori del Gruppo Futurista Marchigiano Umberto Boccioni, Futuristi nelle Marche, con Bruno Tano e altri artisti, cui aderirà qualche tempo dopo anche il giovane pittore Wladimiro Tulli. Nel 1934 in occasione delle onoranze di Giacomo Leopardi nell’Esposizione d’arte antica e moderna a Recanati, tiene la sua prima personale di pittura e scultura. È l’inizio di un intenso ritmo espositivo che vede Monachesi partecipare alle principali manifestazioni del terzo decennio sia in Italia che all’estero. Nel 1937 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con l’opera “La gran luce”. Nel 1938 il un’opera di aeropittura, ”La grande volta” all’Esposizione nell’Art Department della Columbia University di New York e nello stesso anno alla XXI Biennale di Venezia. Nel 1939 espone alla III Quadriennale di Roma, con la presentazione di Filippo Tommaso Marinetti. Dopo l’esperienza futurista proietta la sua ricerca nella elaborazione di una poetica figurativa attraverso larghi piani cromatici e sintetiche profilature che caratterizzano la sua pittura negli anni quaranta e cinquanta. Sono di questo periodo i temi pittorici più noti di Monachesi, ispirati anche al suo soggiorno a Parigi nel dopoguerra; come le “Parigi” i ”Muri ciechi”, i “Fiori”e le “Clownesses”. Partecipa nel 1943 alla IV Quadriennale di Roma. Nel 1945 sempre a Roma insieme a De Chirico e Mafai espone alla galleria San Bernardo. Nel 1950 partecipa alla XXV Biennale di Venezia, mentre viene presentata a Parigi alla galleria Silvagni la seconda personale “Le nouvelles Peintures de Monachesi”. Nel 1951 è presente alla VI Quadriennale di Roma. È ancora presente alle Biennali di Venezia del 1954 e del 1956. Nel 1952 vince il premio del presidente della repubblica al Premio Michetti a Francavilla a Mare. Nel 1954 vince il Premio Michetti. Sempre interessato alla ricerca, disponibile a nuove avventure estetiche e ispirato dai nuovi materiali plastici, Monachesi realizza negli anni sessanta le sculture in gommapiuma ed in polimetilmetacrilato. In sintonia con queste nuove scoperte sulla materia e sulla energia attraverso, anche, la conquista dello spazio e lo sconvolgimento dell’agravitazionalità fonda nel 1964 il movimento “Agravitazionale” e stila il primo manifesto Agra. Un movimento in cui l’utopia diventa credibile espressione estetica e si concretizza nella levità delle forme con le opere in “Evelpiuma”. Attraverso la scultura in Evelpiuma “Legare e sciogliere” Monachesi crea l’extra Plastica Agra dell’epoca Agravitazionale. Questa innovativa esperienza è documentata da importanti e numerose mostre: le opere in Evelpiuma furono esposte nel 1965 alla Triennale dell’Adriatico (Civitanova Marche, Palazzo delle Esposizioni) e a Roma alla Galleria l’Astrolabio. Nel 1969 espone le sue opere in perspex a Caorle nella rassegna Nuovi Materiali e Nuove Tecniche, e alla Biennale Internazionale d’Arte di Lignano in Avanguardia di Monachesi 1930-1969. Nel 1977 a Jesolo L’evelpiuma e l’universo Agrà di Monachesi, mostra e convegno. La stessa mostra arriva nel 1979 a Parigi, Cappella della Sorbona. Negli ultimi anni continua la sua ricerca di scultore e pittore nella definizione di nuovi orizzonti per l’arte. Dal 1960 è docente alla cattedra di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua lunga carriera artistica è testimoniata da importanti ed approfonditi contributi critici sulla sua opera e da numerose mostre in Italia e all’estero. Dopo la sua morte, avvenuta a Roma nel 1991, numerose esposizione sono state allestite in Italia e in sedi internazionali. Roma Palazzo delle esposizioni, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Milano Museo della Permanente, Parigi Centre Georges Pompidou, Londra, Barcellona, Monaco, New York Galleria Del Re, WashingtonD.C, Ottawa, Tokio. […] Muore a Roma il 28 febbraio 1991