(Carpignano Sesia, 17 febbraio 1923 – Romagnano Sesia, 8 aprile 2005) è stato un pittore italiano. Dal 1941 studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, sotto la guida di Achille Funi e Carlo Carrà. Nel 1946 è uno dei firmatari del Manifesto del Realismo, noto anche come “Oltre Guernica”. Collabora nelle redazioni di Numero (1944-1946), Pittura (1946-1948), Quaderni milanesi (1960-1962). Collabora con Einaudi dal 1947 al 1949. Nel 1951 vince il premio “Senatore Borletti” per la giovane pittura italiana ed è membro della Giunta Tecnica della Triennale di Milano. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Nasce a Carpignano Sesia (NO) il giorno 17 febbraio 1923 da Piero e Natalia Geranzani. All’età di sei anni, nel 1929, viene iscritto alla classe terza; aveva già frequentato come uditore i primi due anni delle scuole elementari. Nel 1931 Muore la madre. Si trasferisce con il padre a Novara. L’anno successivo il padre si risposa e il 28 ottobre nasce la sorella Giuseppina. Nel 1933 viene iscritto al Collegio Gallarini di Novara. Nel 1937 inizia a disegnare presso lo studio dello scultore Riccardo Mella. Il 1º gennaio 1941 muore il padre vittima di un incidente automobilistico. A Giugno si diploma all’istituto magistrale. A ottobre si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove seguirà i corsi di Achille Funi e Carlo Carrà. Nel 1943 è a Novara e lavora nello studio di Corso Umberto I. Nel giugno del 1944 si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. A Milano divide uno studio in Corso Garibaldi con Morlotti e Cassinari. Nel 1946 partecipa a “Posizione (Ajmone, Bergolli, Morlotti, Paganin e Testori)” alla Galleria Bergamini di Milano. È premiato alla “Prima mostra nazionale di pittura” a Bellagio. Sempre nello stesso anno, a Milano, espone alla “II Mostra d’arte contemporanea” del Fondo Matteotti. Il 4 maggio 1946 si sposa con Maria Angela Barzizza. Si trasferisce a Bassignana (AL). Il 3 dicembre 1947 nasce la figlia Natalia. Nel 1946 inizia una collaborazione con la casa editrice Einaudi come curatore della veste artistica dei libri. Sempre con Einaudi nel 1947 pubblica una serie di dieci acqueforti per Lavorare stanca di Cesare Pavese e nel 1949 per L’infinito di Giacomo Leopardi. Il 1948 è l’anno della prima partecipazione alla Biennale di Venezia per la “XXIV Esposizione internazionale d’arte”. Nel 1949 la famiglia torna a Novara e poi nel 1953 si trasferisce a Milano. Espone grafica a Praga nel 1949 e alla “Mostra di pittura italiana moderna” alla Galleria di Pittura a Milano con la presentazione di Alberto Cruciani e l’introduzione del catalogo a firma di Salvatore Quasimodo. Partecipa, nel 1950, alla “XXV Esposizione internazionale d’arte” alla Biennale di Venezia. Nel 1951 vince il “Premio Senatore Borletti” per la giovane pittura italiana. Dal medesimo anno è stato uno dei collaboratori della Triennale di Milano come membro della Giunta tecnica della XI manifestazione e poi membro del Centro studi. Nel 1952 partecipa alla Biennale di Venezia per la “XXVI Esposizione internazionale d’arte”. Espone alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1951 e del 1959; alle mostre “Italia-Francia” di Torino del 1951, 1952, 1955 con una personale nel 1959 e poi nel 1961. Nel 1955 e nel 1959 partecipa alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e, sempre nel 1959, anche alla Biennale Internazionale di Tokyo. Nel 1955 e nel 1958 espone al Pittsburgh International Museum of Art. In quegli anni partecipa alle mostre dedicate alla pittura italiana al Museo di Copenhagen, alla Kunsthalle di Dortmund e Norimberga, al Museo di Buenos Aires. […]