ADDIO ALLA PITTRICE DANIELA ROMANO, ICONA DI VITA E DI COLORE
Roma, 27 giu. – (Adnkronos) – Mondo dell’arte a lutto. Si e’ spenta questa notte dopo un anno di malattia nella sua casa romana il Maestro Daniela Romano, icona e protagonista della storia artistica contemporanea. Nata a Napoli, nel 1947, Daniela Romano trascorre la prima infanzia nella casa natale di Posillipo e a 7 anni comincia a dipingere ad olio, affascinata dallo zio materno, il pittore sardo Ginetto Gabigiosu. Allieva di Argan alla facolta’ di Storia dell’Arte Moderna della Sapienza, nel corso della sua carriera realizza trecento personali in Italia e all’estero, oltre a firmare partecipazioni a importanti rassegne espositive. Artisticamente collabora, tra gli altri, con Dario Bellezza, Eugenio Evtuscenko, Salvatore Fiume, Cesare Zavattini, Peter Wan Wood e Franz Borghese con cui si sposa e ha un figlio. L’attuale marito, Roberto Nardacci, ne ha accompagnato la vita artistica, circondandola di premure e coltivando insieme a lei il sogno di un fazzoletto di macchia mediterranea nell’amato Salento. adnShowzone(1); Le innumerevoli opere di Daniela Romano, esposte nei musei e nelle grandi gallerie europee, hanno colori forti e sempre veri, nello stile di personaggi tondi che strappano vita e rincorrono sogni. Sono donne al volante o in mongolfiera, uomini perduti e danze ironiche nella natura o nel teatro della storia. Ma su tela scorrono anche speranze su cavalli a dondolo, o ballerine che saltano pezzi di cielo in tutu e cilindro. Storie di carne e lotta e di sirene in fuga. Soprattutto, ci sono le ‘mongolfiere’ di Daniela Romano, simbolo e cifra di un pensiero artistico chiamato a spostare sempre i propri confini per aprirsi al nuovo dell’ispirazione. Di Daniela Romano, che dipingendo di notte ha consumato due vite per l’arte, hanno scritto per cataloghi e recensioni, grandi critici e prestigiose firme del giornalismo. Nella sua ultima intervista, il Maestro con la dolcezza che le era propria e gli occhi grandi e buoni sotto gli occhiali a palla, aveva rimarcato: ”L’arte e’ stata la mia vita. Una battaglia di colori e un’infinita ricerca di verita’ su una tavolozza da riprendere sempre fra le dita per ultimare il disegno”.