Nato a Oratino (CB) nel 1957, risiede a Toro (CB). Dopo il diploma di maturità artistica, ha frequentato la scuola per il restauro e la conservazione di opere d’arte, avviando agli inizi degli anni ottanta una intensa collaborazione con le Soprintendenze alle Belle Arti del Molisa e della Puglia, su problemi di restauro (incidentalmente annotiamo che sono molte le opere d’arte del patrimonio torese restaurate dall’artista) e aspetti della storia dell’arte regionale. Interrottamente, dal 1983 ad oggi, ha presentato mostre personali e collettive in Italia e all’estero, proponendosi come uno dei più interessanti artisti molisani contemporanei. Per le applicazioni di carattere storico, artistico e sociale, vogliamo sottolineare soprattutto il merito di Dante Gentile Lorusso come scopritore e valorizzatore della eccezionale produzione degli artisti oratinesi dei secoli passati, disseminata nelle parrocchiali e nei monasteri del Contado di Molise, dell’Abbruzzo, della Campania beneventana, della Puglia di Capitanata. Da studioso umile e appassionato, Dante Gentile Lorusso ha vissuto l’avventura entusiasmante e, per gli scettici, ritenuta disperata, di rintracciare qui una pala d’altare, là una statua, più oltre un portale, e poi, ancora, uno stucco, una doratura, una cartella di accademie o di studi preparatori. Senza tralasciare le polverose e non meno coinvolgenti investigazioni documentarie in archivi pubblici e privati. Lungo l’arco di un ventennio, ciò che in partenza si considerava in scarne suggestioni libresche del buon arciprete Angelo Tirabasso si è andato via via aprendo ad accogliere di nuovo brulicante di vita, attorno ai nomi dei Brunetti, i Falocco, i Latessa, i Giovannitti, i Salati, i Petti e di chissà quanti altri che lungo il percorso di ricerca Gentile Lorusso rinverrà nel futuro. Grazie a lui, pittori e botteghe artigiane di doratori, scalpellini e vetrai di Oratino, tra il XVII e il XIX secolo, sono tornati a testimoniare […]