Mi accosto a Marcello Scarano con la discrezione e l’ottica dell’intenditore d’arte dialettale o, se vogliamo, del modesto scrittore attento alle vicende umane e artistiche della propria terra, scandagliate più con gli strumenti impropri dell’intuizione e dell’ emotività che con adeguati mezzi tecnici di conoscenza. A una più capillare introspezione, a un esame radiografico specialistico delle fasi di evoluzione della pittura di Scarano ha provveduto Alberindo Grimani, che, da infaticabile […]